Whistleblowing: arriva anche in Italia la direttiva europea sul whistleblowing

Le aziende saranno tenute a favorire le denunce di comportamenti illeciti o non etici, proteggendo la privacy dei whistleblower.

Che cosa si intende con whistleblower?

Per whistleblower (soffiatore di fischietto) si intende colui che denuncia attività illecite, non etiche o violazioni rilevate all’interno di un organizzazione, pubblica o privata.

Che cosa prevede la direttiva europea sul whistleblowing?

La direttiva europea sul whistleblowing, adottata nel 2019, rappresenta un passo significativo per la protezione dei segnalatori di illeciti all’interno delle organizzazioni. Questa normativa mira a promuovere un ambiente sicuro e trasparente per coloro che decidono di denunciare comportamenti illegali o non etici sul luogo di lavoro.

  • Una delle caratteristiche principali della direttiva è l’obbligo per le organizzazioni di mettere a disposizione dei canali sicuri e confidenziali attraverso i quali i segnalatori possono riferire le violazioni con garanzie sulla propria privacy. Questi canali devono garantire la riservatezza dell’identità del segnalatore e prevenire qualsiasi forma di ritorsione nei suoi confronti.
  • Inoltre, la direttiva stabilisce che le organizzazioni con più di 50 dipendenti o che operano in settori specifici devono istituire procedure interne per la gestione delle segnalazioni di illeciti. Queste procedure devono garantire un’indagine tempestiva ed imparziale delle segnalazioni ricevute e prevedere misure di protezione per i segnalatori.

L’obiettivo principale della direttiva è quello di incentivare una cultura della segnalazione all’interno delle organizzazioni, incoraggiando i dipendenti a denunciare comportamenti scorretti senza timore di subire conseguenze negative. Ciò non solo aiuta a prevenire e contrastare la corruzione e altre forme di illecito, ma contribuisce anche a promuovere la trasparenza e l’integrità aziendale.

La normativa sul whistleblowing richiama ampiamente il GDPR (il gdpr è il regolamento generale sulla protezione dei dati) e insieme rafforzano reciprocamente la tutela della privacy.
La direttiva europea sul whistle blowing rappresenta un importante strumento per la protezione dei segnalatori di illeciti e la promozione di un’etica aziendale responsabile, tuttavia non è priva di sfide. La sua efficacia dipende dalla corretta implementazione da parte degli stati europei e delle organizzazioni stesse.
In Italia è stata recepita con il decreto legislativo n. 24 del 10 marzo 2023, già in vigore (per approfondire vi rimandiamo al sito dell’ANAC Autorità Nazionale Anti Corruzione). È, tuttavia, fondamentale chele aziende comprendano l’importanza di creare un ambiente favorevole alla segnalazione e investano nelle risorse necessarie per garantire il rispetto della normativa.

Anche la comunicazione interna alla propria organizzazione – e in questo Bia Network è pronta a supportarvi, può rivelarsi molto importante per rendere evidente l’impegno aziendale nel promuovere la trasparenza e l’integrità dell’organizzazione.